Il Tamburino Sardo


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Downlovers
(Riccardo Minisola)

In realtà conoscevo il servizio già da tempo, ma solo oggi mi è capitata l'occasione di approfondirne il funzionamento. Di cosa parlo? Mi riferisco a Downlovers.it, sedicente sito che permette(rebbe) il download di musica in modo gratuito ma, soprattutto, legale.

Ai giorni nostri quello del download di musica è un problema abbastanza annoso, oserei dire, soprattutto viste le nuove (indecenti) proposte che arrivano dal Parlamento Europeo in merito alla legislazione del mondo virtuale. È fin dalla nascita di Napster che RIAA e compagnia cantante cercano in qualche modo di porre fine, o quanto meno arginare, la ipotetica perdita di profitti che il download illegale di musica porterebbe loro. Su questo argomento si potrebbero scrivere libri e libri, ma non è di questo che voglio parlare.

Downlovers.it, dicevamo, cerca di mettere d'accordo gli amanti della musica e le case discografiche con questo sistema: tu mi metti a disposizione la musica, io prima del download faccio vedere all'utente un bello spot di 30 secondi, l'azienda pubblicizzata mi paga e io uso parte di quei soldi per pagarti i diritti, così che la canzone possa essere scaricata gratuitamente.

Fantastico! Cioè, in sostanza io in cambio di 30 secondi del mio tempo (durante i quali sono liberissimo di andarmene a spasso per la casa, farmi un panino, quello che voglio MENO che guardare lo spot) ottengo la mia traccia in maniera perfettamente gratuita e legale. Il sogno di ogni internauta e di chiunque soldi in tasca per acquistare un cd non ne abbia poi molti.
Se le cose finissero qui sarebbe tutto perfetto, nulla da eccepire. Ma...

Si, tutto sembrava troppo bello per essere vero: dubbiosi - perché il dubbio non fa mai male -per questo paradiso troppo facile da raggiungere andiamo a leggerci le FAQ. Ci concentriamo, soprattutto, sul fattore più importante: ma con le canzoni, noi, che possiamo farci?

E sì, perché spesso al “download legale” è associato anche il tremendo “limite di utilizzo” realizzato grazie alla (iniqua, inutile, antitecnologica) tecnologia DRM inventata dalla Microsoft. In sostanza, è una specie di biglietto dell'autobus che ci dice dove possiamo andare con la musica, quante volte possiamo ascoltarla e per quanto tempo possiamo disporne. Il DRM, grazie al cielo, esiste solo per i file WMA che non hanno poi tutta questa diffusione nel mondo dei computer, nonostante siano migliori in termini di spazio e qualità rispetto ai famosissimi MP3. Questo perché, mentre gli MP3 sono sempre stati multipiattaforma, la disponibilità di codec compatibili su Linux e Mac è relativamente recente.

Dicevamo, dunque, come funziona da questo lato Downlovers.it? Abbiamo una piacevole sorpresa: è vero, la musica c'è in formato WMA protetta da DRM (che comunque hanno durata illimitata, l'unica cosa che non possiamo farci è trasferirli su diversi pc -cosa ragionevole) ma esiste anche un catalogo di artisti MP3 – DRM free. Alleluja?

Magari: il catalogo di musica protetta è decisamente vasto e contiene molti artisti famosi. Ora, benissimo, ma quali sono i lettori compatibili con i DRM?

E sì, perché speravate che tutti i lettori fossero DRM compatibili? No: molti lettori antiquati sono in grado di leggere solo i normali MP3, ma oltre a questi i lettori, seppur compatibili con il WMA, compatibili anche con il DRM sono pochi e decisamente costosi. E se pensavate che i lettori di fascia alta lo fossero, vi sbagliate: neppure il famosissimo iPod, uno dei lettori musicali più diffusi al mondo, è DRM compatibile.

Ma dicevamo di un catalogo di file MP3 – DRM free e quindi riproducibili anche con un lettore MP3 acquistato, che so, dieci anni fa. Ovviamente questo catalogo ha dimensioni ben minori rispetto a quello della musica protetta, ma potremmo anche accontentarci. Sempre se... diamo uno sguardo a questo catalogo: Acapulco, Ache de Cuba... sfoglio cinque pagine e non trovo un nome conosciuto. Devo arrivare alla lettera M, qualcosa come 17/18 pagine, per trovare i Marta sui Tubi. Arrivo alla fine sul catalogo e, a meno di sviste, gli autori che conosco sono due: i già citati Marta sui Tubi e Santana. Tutto il resto è hiphop spicciolo, rap sconosciuto, Dance/Tecno/Trance che non ha bisogno di aggettivi negativi per essere descritto, fa da solo.

In conclusione? Il proposito è buono e non posso dire che non siamo sulla buona strada. Tuttavia, dopo tutto questo tempo la delusione è tanta. L'idea della musica per tutti è ben lontana dall'essere realizzata: una cosa per tutti, nel mondo dei computer, dev'essere multipiattaforma, versatile, liberamente fruibile e i WMA-DRM sono quanto di più lontano da questo concetto esista al mondo.

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