Il Tamburino Sardo


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cementificio

Rubrica Dispensa

Sassari, 09 novembre 2009


Al Presidente del Consiglio
Enrico Piras
SEDE
Alla Presidente della Provincia
Alessandra Giudici
SEDE

OGGETTO: Segnalazione scritta – Situazione del Cementificio Italcementi sito in loc. Scala di
Giocca – Muros (SS)

Con la presente segnalazione scritta, si vogliono rendere note alla Presidente e alla Giunta le gli interventi politici da parte del Consiglio Provinciale e le azioni sindacali in atto, in merito alla vicenda della crisi del Cementificio della Italcementi situato alle porte di Sassari, in località Scala di Giocca.
A seguito di un accordo firmato nel mese di settembre 2008 tra l’assessorato all’Ambiente della Regione Sardegna e la Società Italcementi, si è avviato un percorso di dismissione degli impianti produttivi e, nel contempo, sono state concordate azioni di progettazione e di risanamento ambientale nelle aree di cava utilizzate per il reperimento della materia prima: si tratta delle cave di Cane e’ chervu, in comune di Muros e di Canaglia Est in comune di Sassari. Tale accordo, pur contenendo spunti di interesse per l’attività di risanamento ambientale nel nostro territorio, prevede esclusivamente il potenziamento dell’impianto di Samazzai, nel sud della Sardegna, mentre sancisce, di fatto, il blocco delle attività di produzione nell’impianto di Scala di Giocca.
L’accordo in argomento è stato siglato tra le parti, RAS e ITALCEMENTI, senza la presenza delle organizzazioni sindacali territoriali e senza la necessaria informazione e condivisione degli enti locali di riferimento e presenta, pertanto, preoccupanti carenze nel merito delle prospettive occupazionali e produttive per i lavoratori ed il territorio.
In occasione dell’audizione dei rappresentanti sindacali territoriali CGIL – CISL - UIL, delle RSU dello stabilimento e del sindaco di Muros, avvenuta a Giugno 2009 nelle Commissioni Consiliari competenti, e nelle successive occasioni informali di scambio di informazioni, si è potuto appurare che l’Italcementi ha presentato i Progetti di risanamento ambientale e che questi stanno completando l’iter autorizzativo negli Assessorati regionali, ma che, a tutt’oggi, non è chiaro il destino dei lavoratori, oltre trenta, che operano nell’impianto in argomento.
Pertanto le Organizzazioni Sindacali Unitarie, al fine di riprendere il tavolo di trattativa con l’Italcementi e con gli Assessorati regionali dell’Industria e della Programmazione, hanno recentemente inviato una richiesta scritta agli Assessori Regionali, chiedendo, tra l’altro, il coinvolgimento di una rappresentanza del Consiglio provinciale di Sassari e degli EELL del territorio interessati dalle cave e dallo stabilimento. Nel frattempo, le RSU dello stabilimento hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori che, come è immaginabile, manifestano una grande preoccupazione per il mantenimento del posto di lavoro.
L’azione politica che i Consiglieri hanno svolto si è concretizzata da un lato con il monitoraggio dell’iter autorizzativo per il risanamento delle cave attraverso contatti con i diversi assessorati regionali (ambiente e industria) e, in particolare in questi giorni, con il sostegno alla richiesta di incontro avanzata dalle OOSS agli Assessori all’Industria e alla Programmazione affinché sia affrontato e risolto in modo congruo e credibile, il problema dei lavoratori di Scala di Giocca e delle aree in cui insistono lo stabilimento e le cave citate.
Pertanto, si è in attesa di una risposta da parte degli assessorati e i Consiglieri si sono resi disponibili a supportare i lavoratori e le loro Organizzazioni Sindacali per la positiva risoluzione dei diversi problemi evidenziati, non ultimo il mantenimento del posto di lavoro entro u ragionevole ambito territoriale.

I Consiglieri: Lorenzo Mastino, Alba Canu, Michele Calaresu, Gian Nicola Cabizza, Paolo Battino, Gavino Sechi, Andrea Pala, Antonio Tanca, Gianni Carbini


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